La figura del padre e l'eredità morale trasmessa al figlio. Disagi antichi e moderni nella definizione dell'identità personale. 

Nella letteratura greca arcaica l'integrazione sociale e l'appartenenza a una discendenza familiare sono tutt'uno e non si dà l'una senza l'altra: non ci si deve allontanare dall'esempio paterno per non deludere le aspettative familiari, e solo così si può rivendicare la stima e il rispetto della propria comunità. Il mondo degli eroi conosce anche la situazione complessa di figli mortali che non possono mai raggiungere il modello di un padre divino, ma la tragedia euripidea mette in crisi questo stereotipo nell'ambito di una critica corrosiva alla religione tradizionale. I testi moderni di cui si propone la lettura guardano a questi problemi dalla prospettiva post-freudiana, e la figura paterna appare problematica sia in assenza, sia per eccesso di presenza. Dinanzi alla minaccia rappresentata dallo strapotere della figura paterna, la passività o il nichilismo possono essere una via di fuga, come è testimoniato dalla biografia e dall'opera di Kafka.